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La gioia di evangelizzare - Articolo spirituale


nº 1379

Articolo

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

La gioia di evangelizzare

1481. Il bene si comunica

 

Sappiamo dalla filosofia che è proprio del bene diffondersi (bonum diffusivum est sui).  Ciò che è bene tende sempre a comunicarsi. Attraverso il vangelo riceviamo il migliore Bene. È curioso vedere che certe novità nel mondo delle idee fanno nascere degli idoli, a cosa portano? Conforto, relax, sensazione di benessere. Tante cose buone, ma che non muovono il cuore a un cambiamento della vita verso il bene. Non si tratta di imporre una religione, ma di mostrare che c’è un Bene Superiore che va oltre la superficie della sensibilità e della comunicazione con l’essere umano e passa dall’amore che è fondamentale.  Il segno più grande che maturiamo nel bene è la capacità di vivere per gli altri. Il Papa Francesco commenta “Qualsiasi persona che viva una liberazione profonda acquisisce maggiore sensibilità di fronte alle necessità degli altri†(EG 9). Chi ha questo tutto non ha bisogno di niente. Niente è perfetto, ma cresce verso la perfezione.  Chi insegna il bene, il bello e il vero è completo ed esce da se per l’altro. Il bene, il bello e il vero sono uno. E l’uno sta nell’altro. La evangelizzazione è un dovere per chi ha incontrato questo Bene, poiché fa parte della sua vita ed è la ragione della sua esistenza. Paolo afferma: “Guai a me se io non evangelizzassi†(1 cor 9, 16). Perchè nascondere un bene  a chi ha diritto ad esso? Ritornando al Documento di Aparecida 360, il Papa afferma che “ coloro che maggiormente sfruttano la vita sono coloro che lasciano la sicurezza a lato e si appassionano alla missione di comunicare la vita agli altri.  La vita matura nella misura in cui ci si impegna per dare vita agli altriâ€. Per questo vediamo la gioia degli evangelizzatori che offrono la Vita. Essi hanno la Vita.

1482. Forza di rinnovamento

Rinnovare l’annuncio evangelizzatore  porta nuova gioia nella fede e nell’azione . Le persone che si dedicano a comunicare agli altri la gioia della fede hanno una profonda gioia che anima ad un maggiore impegno. Dio non è pesante. Il Vangelo è un peso soave e un fardello leggero, come disse Gesù. Questa forza di gioioso annuncio si giustifica perchè c’è nel suo centro  Dio che manifesta il suo amore in Cristo morto e risorto (EG 11). Solo questa forza di rinnovamento e gioia può spiegare come gli apostoli e i primi cristiani evangelizzavano con tanto entusiasmo affrontando un impero violento e assolutista, un paganesimo crudele e vuoto , un mondo grande e pericoloso. La forza era quello che avevano di prezioso: la presenza di Gesù “Io sarò con voi†(Mt 28, 20). Questo avviene oggi con la stessa forza nella nostra società. La fede ben vissuta  è un grande beneficio per la società. Come la tomba non può fermare Gesù , non sono le nuove maniere di morire nel mondo che Lo riterranno. Dov’è il grande nemico della fede? Abbiamo un esempio. C’era un marasma nella fede prima del Concilio. Da un momento all’altro è uscito un mondo nuovo. C’è chi preferiva l’antico. Tutti moriremo. E’ il momento dei cammini nuovi per la fede.

1483. Gesù il primo evangelizzatore

Nella rinnovata evangelizzazione non si può pensare che tutto dipenda da noi. Certo che dobbiamo fare come se tutto dipendesse da noi. Ma la forza è Gesù. Egli è il primo evangelizzatore come ci dice Paolo VI in Evangelii Nuntiandi, 68. Egli ci chiama a cooperare e ci dà lo Spirito Santo per animarci. La Chiesa  ha coscienza che Dio è chi prende l’iniziativa, perché Egli “ha amato per primo†(1 Gv 4, 19). Non si deve dimenticare, dice il Papa che: “Dio ci chiede tutto, ma allo stesso tempo ci dà tuttoâ€. L’evangelizzazione non nega il passato nè la storia, poiché come il popolo giudeo, anche noi sappiamo continuare la memoria. Nessuno prende la Bibbia e comincia a leggere come se partisse da zero. C’è già un cammino fatto e battuto dalla fede dei fedeli durante i secoli. Ma è urgente qualcosa di nuovo. Conserviamo la memoria delle fede che ci è stata trasmessa dai nostri padri e comunità




 
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