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Omelia Solennità Sacra Famiglia-29.12.2013



La famiglia è un dono da costruire attraverso le virtù proprie della relazione. San Paolo  fa una lista delle virtù che possono essere d’aiuto. La famiglia  mostra chi è Dio. Gesù si incarna nella situazione concreta di una Famiglia umana.

n. 1296
Omelia Solennità Sacra Famiglia
29.12.2013
Pe. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

Una Sacra Famiglia

Gesù e la sua famiglia

La famiglia considerata modello per l’umanità è  problematica, non perché ha molti problemi, ma perché è differente dal modo col quale presentiamo la famiglia ideale. Qui c’è una gravidanza pre-matrimoniale, in questo caso, spirituale; uno sposo che accetta questa gravidanza, ma a partire dalla fede; una vita agitata, come vediamo nel censimento, nella fuga in Egitto e nella perdita del Bambino a Gerusalemme. Non è proprio una famiglia tradizionale. D’altro lato percepiamo che in questa unione diversa ci sono gli elementi fondamentali per la vita di famiglia. La fede, che sostiene nelle diverse situazioni, la virtù personale e il compimento dei comandamenti come leggiamo nella prima lettura. Il salmo ricorda che il timore di Dio la sostiene. Questo è la base di ogni considerazione sulla famiglia. Viviamo in un mondo dove i paradigmi cambiano, ma non può cambiare ciò che è fondamentale: la Presenza del Figlio di Dio. Questa è la pietra fondamentale della famiglia cristiana: la presenza di Gesù in mezzo ad essa e con la stessa necessità che Egli vi cresca come in quella di Nazareth. Egli darà la sapienza e la grazia. Così anche le nostre famiglie cresceranno formando Cristo in se, rivestendosi delle sue virtù. La famiglia è il modo più efficace per mostrare chi è Dio, come funziona l’amore  e che viviamo per generare comunione. Essa è la cellula base della Chiesa, poiché essa realizza il progetto evangelico di Gesù: amare e servire. Dio desiderava che Suo Figlio vivesse e fosse formato in una famiglia, completando così la Sua Incarnazione in un contesto più ampio familiare e sociale.  La Sacra Famiglia è profondamente umana.

Un comandamento con una promessa

Dio è Padre, Figlio e Spirito, è famiglia. Per questo la Parola di Dio ci ha dato il comandamento di onorare i genitori. Esso è il primo della seconda tavola, nella prima tavola, i tre primi comandamenti si riferiscono a Dio: amare, santificare e custodire la santità della domenica. La seconda tavola inizia con il comandamento di “Onora tuo padre e tua madre”. Si ha l’impressione che gli altri comandamenti siano nati da questo perché si riferiscono, appunto, alla vita in comunità.  Esso è talmente grande, che è l’unico a contiene una promessa: “chi onora i genitori: ottiene il perdono dei peccati, evita di commetterli e sarà ascoltato nella preghiera quotidiana … godrà di una vita lunga … la carità fatta al padre non sarà dimenticata. Ma servirà per riparare i tuoi peccati e, nel giudizio, sarà per la tua santificazione” (Eccl. 3, 4.6.15). C’è molta gente che fa di tutto nella Chiesa, nella società. Ma i genitori restano abbandonati, senza affetto, sfruttati, derubati  e perfino  rinchiusi in manicomio. Ci sono persone che si lamentano che Dio non li ascolta. Non sarà per questo?

Frutti spirituali della famiglia

La famiglia è un dono da costruire. S. Paolo mostra una sintesi della vita di famiglia che si costruisce con le pietre delle virtù. “voi siete gli eletti di Dio, santi e amati” (Col 3,12).  Già abbiamo la santità in noi perché siamo amati da Dio. Per questo è necessario rivestirsi sempre di misericordia, bontà, umiltà, mansuetudine, sopportandoci gli uni gli altri , perdonando (13), vivendo nella pace, modellati dalla parola. “Tutto quello che farete, in parole od opere, sia fatto nel nome del Signore Gesù Cristo” (17). Le virtù basilari sono l’obbedienza, il prendersi cura gli uni degli altri, la sollecitudine, il rispetto verso i figli (18-21). Costruendo con queste pietre fondamentali potremo avere l’edificio della famiglia edificato appunto sulla roccia. È necessario essere aperti ai cambiamenti dei tempi. Ma saremo in grado di dare un contributo vero solo se ci confermeremo nei valori fondamentali.

Letture: Eccl. 3, 3-7.14-17^;S. 127; Col. 3, 12-21; Matteo 2,15-15.19-23



 
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