Omelia_Pentecoste_19.5.2013



Pentecoste, inizia il Tempo dello Spirito!

n. 1232
Omelia di Pentecoste
19.5.2013
p..Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

Venuta dello Spirito Santo

Pienezza del Mistero Pasquale (prefazio)

Lo Spirito Santo, mandato da Gesù, discende sugli apostoli in una grande teofania (manifestazione di Dio), come sul Monte Sinai (Es.19,11). Là era la nascita del popolo dell’Alleanza, qui è la nascita del popolo della Nuova Alleanza.  Le fiamme di fuoco sugli apostoli simboleggiano lo Spirito Santo. La sua venuta è la pienezza della rivelazione di Dio Trinità e della Sua azione in noi. Attribuiamo le azioni alle tre Persone della Trinità, ma sempre nell’Unità.  In quel giorno è iniziato il Tempo dello Spirito. Egli è la presenza e la totale abitazione divina nell’umanità assunta dal Verbo di Dio. Con la Sua venuta, Dio è definitivamente Emmanuele, cioè Dio con noi. Dove sta lo Spirito, l’Umanità divinizzata è capace di trasmettere lo stesso Spirito e di divinizzare gli uomini redenti (1Cor.15,49). Lo Spirito trasforma l’Umanità risorta e glorificata di Gesù, in una fonte unica del proprio Spirito come proclama il testo degli Atti (2, 32-33); è un rinascere in Dio (s. Ireneo), è un dare la vita a tutti i popoli, è un farli partecipare alla Nuova Alleanza. Ci rende capaci di ricevere Dio  così come la farina che diventa massa solo se assorbe l’acqua; Egli fa di noi il Corpo di Cristo. Abbiamo bisogno di questa rugiada per produrre frutto. Il Signore ha affidato allo Spirito Santo la cura della sua creatura, cioè di quell’uomo che è caduto nelle mani dei briganti e al quale, pieno di compassione Egli ne ha fasciato le ferite. Anche  se non è stato rivelato nell’Antico Testamento, i patriarchi e i profeti ricevettero lo Spirito di Dio per realizzare la loro missione. Lo Spirito crea continuamente, rigenera, resuscita. Così avviene con gli apostoli.  Essi portarono lo Spirito Santo agli uomini con la loro missione di infondere il frutto della croce, riunire la famiglia di Dio come dimora trinitaria, unire gli uomini fragili e peccatori al risorto. Fa diventare chiesa, il popolo. Nel giorno della sua Risurrezione, Gesù dona lo Spirito Santo per la riconciliazione e la missione di unire tutti. Egli accompagna gli apostoli nella loro missione. Lo Spirito viene per tutti i popoli.

Rinnovare le meraviglie

Dio, nel dare lo Spirito Santo agli apostoli, ha usato il fuoco come simbolo. Lo Spirito non ha una immagine di se. Perché allora il fuoco? Esso è irresistibile e affascinante, indomabile e incontrollabile. Tocca, senza essere toccato. Doma e non è domabile. Purifica e non contamina. Si comunica a tutti e a ciascuno. Si dona ma non diminuisce. Non riscalda e non si raffredda. Preghiamo affinché si rinnovino le meraviglie dell’inizio della predicazione del Vangelo (Colletta). Per questo nel salmo diciamo anche: “Invia il tuo Spirito Signore, e rinnoverai la faccia della terra!”. Il rinnovamento ci porterà a comprendere meglio il mistero del sacrificio eucaristico e ci manifesterà tutta la sua verità (Offertorio). La sua missione e di realizzare l’unione della Chiesa.

Dono dello Spirito

Con il Sacramento della Cresima riceviamo lo Spirito Santo  come dono. Dopo l’imposizione delle mani e la preghiera, il vescovo dice: “Ricevi lo Spirito Santo come dono di Dio”. Questa è la promessa di Gesù. E noi preghiamo: “Crescano in noi i doni dello Spirito e l’alimento spirituale che riceviamo aumenti in noi la redenzione eterna “ (Dopo-comunione). Lo Spirito è fonte di ogni dono. La sua azione in noi ci fa riconoscere Gesù come Signore. A partire da questo dono a ciascuno, ci sono donati in abbondanza i doni dello Spirito per il bene comune. Esercitare i doni è dare spazio affinché lo Spirito susciti in noi sempre maggiori doni per l’edificazione del Corpo di Cristo. Per lo Spirito, facciamo fruttificare i doni che ci sono stati affidati e li restituiamo moltiplicati al Signore.

Letture: Atti 2, 1-11; S. 103; 1 Cor 12, 3b-7.12-13; Gv. 20, 19-23

 

 

Rinnovamento generale

Chiudendo il Tempo Pasquale, c’è la festa della Venuta dello Spirito Santo. Parliamo di Festa di Pentecoste. Pentecoste significa 50 giorni dopo Pasqua. Per questo diciamo Venuta dello Spirito Santo. Questa verità è intimamente legata alla Vita, Passione, Morte e Risurrezione di Gesù, come anche la sua Ascensione. È uno stesso e unico mistero visto da lati differenti.  La venuta dello Spirito santo è un momento di rinnovamento dell’universo. Lo Spirito Santo è dato per la riconciliazione dell’Universo, per una riforma generale. Come faremo per aiutare lo Spirito Santo? Ciascuno usi i doni ricevuti per il bene di tutti, poiché formiamo un solo corpo. Nessuno vive solo e lavora solo per se. Nello Spirito ci sono tutti i doni  che Lui distribuisce con generosità, per il bene comune




 
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