Il Natale è alle porte con le sue luci e i suoi
addobbi, ma il più bello è il momento felice che Gesù ha preparato per noi.
Egli verrà come un pastore che dirige il suo popolo verso la pace. Già da tanto
tempo Egli ha portato la pace e noi parliamo solo di guerra e di violenza. Maria
ed Elisabetta sono testimoni del mistero della presenza di Gesù in mezzo a
loro, che le fa sussultare di gioia. Di fronte a questa allegria, anche noi
siamo chiamati a cambiare la nostra asprezza in gioia da seminare là dove
passiamo, ma la gioia della salvezza.
nº 1190
Omelia 4^ Domenica
di Avvento
(23.12.12)
Pe. Luiz Carlos de
Oliveira
Redentorista
Ecco Io vengo
Benedetta Colei che
ha creduto
Ormai prossimi al
Natale, che è la celebrazione della
manifestazione di Dio all’umanità , leggiamo della visita di Maria a santa
Elisabetta. Non è una storiella di famiglia. È Dio che visita il suo popolo. “Luce
dall’alto che è venuta a visitarci†canta Zaccaria (Lc 1,78). Maria, come la
nuova Arca dell’Alleanza, porta in se l’Eterno e va ad incontrare l’abbandonata
che è stata poi visitata da Dio, per donarle lo Spirito Santo che riempie di
giubilo anche il figlio che Elisabetta porta in seno, Giovanni Battista. La preghiera
di colletta della messa ci porta a capire il mistero del Cristo come un tutto: “Avendo
conosciuto l’Incarnazione, arriviamo per la sua Passione e Croce, alla gloria
della Risurrezioneâ€. La profezia di Michea rivela che la piccolezza di Betlem
darà il dominatore di Israele. Dio non lascerà il suo popolo nell’abbandono
(Michea 5, 1-4ª). Il popolo, nella sofferenza grida affinchè il Signore torni a
visitarlo (S. 79). Dio ascolta la preghiera di Elisabetta e gli dona un figlio.
Maria, Vergine, riceve da Dio un figlio. La visita di Maria è rivelazione della
presenza di Dio che visita il suo popolo. Elisabetta proclama che la fede di
Maria ha permesso la realizzazione delle promesse. Lei è il simbolo del popolo
che crede ed è visitato da Dio per compiere le sue promesse. Elisabetta
proclama la beatitudine di Maria come la sua prerogativa maggiore: “La Madre
del mio Signoreâ€. Questa parola significa Madre di Dio. Maria è nel mistero della Salvezza come la
discepola che crede e come la Madre che dà all’umanità il Figlio di Dio. Preghiamo
nel prefazio della messa: “In Maria ci è data la Grazia che Eva ci tolseâ€. La Grazia è Gesù. Maria, che è stata avvolta
dallo Spirito di Dio Lo dona a Elisabetta e a Giovanni che salta di gioia. Possiamo
domandarci: “chi si avvicina a noi sente la forza dello Spirito che è nel
nostro cuore?†. La nostra missione nel tempo di Natale è offrire lo Spirito
come Dono.
Sacrificio della
volontÃ
L’unità del Mistero Pasquale
di Cristo risiede nella sua volontà redentrice, poichè in ogni tappa della Sua
vita, tutto il suo Essere era rivolto
verso il Padre in una permenente consegna: “Perchè io sono disceso dal cielo,
non per fare la mia volontà , ma la volontà di Colui che mi ha mandatoâ€
(Gv. 6,38). Il Suo sacrificio cominciòcon
l’Incarnazione. Leggiamo nella lettera agli Ebrei: “Allora ho detto: Ecco, io vengo - poiché di me sta scritto nel
rotolo del libro - per fare, o Dio, la tua volontà †(Eb 10,7).
Maria, dopo aver ricevuto l’annuncio dell’Angelo, corre con grande carità a
casa di Elisabetta. Resta così unita alla Carità di Dio in Cristo che consiste
nel comunicare la Parola. Questa Parola che porta nel suo seno Verginale
comunica allo stesso tempo lo Spirito Santo a Elisabetta e le dà anche la fede
affinchè essa riconosca il Figlio di Dio. Realizza in Giovanni in questo stesso
momento la volontà redentrice. Maria è l’arca della divina presenza, come lo fu
l’Arca dell’Alleanza sui monti di Israele (1 Cr 13,14).
Tempo di rinnovamento
Il Profeta Michea annuncia la
pace: “gli uomini vivranno in pace†( 5,3). Mondo senza violenza. E proprio la
nascita di Gesù è una lezione di convivenza, amore e rispetto per la vita. Per
tutti c’è un posto vicino al Piccolo Gesù. Chissà che non si possa ricostruire
un mondo anche per i piccoli e i poveri. Ma non ci potrà essere rinnovamento
senza lo Spirito Santo. È necessario lasciare che lo Spirito irrompa nella
nostra vita e che questa diventi docile alla Parola che porta la venuta del
Signore. Le parole di Maria “Ecco la serva del Signoreâ€, valgono oggi anche per
noi. E’ necessario credere che ciò è possibile e che la Chiesa si rinnovi. Per questo
siamo chiamati a vedere il valore del distacco e della povertà del Natale. È necessaria
una Chiesa rivolta verso la gente e non verso le ideologie e i riti. Cerchiamo di
celebrare bene la festa della salvezza (dopo-Comunione)
Letture: Michea 5, 1-4ª; S.
79; Eb. 10, 5-10), Vangelo di Luca, 21, 39-45