Ci sono due modi di conoscere Dio: con la
fede che usa l’intelligenza per apprendere e comprendere le verità e con
l’amore che ci porta direttamente alla fonte della verità: Siamo uniti a Dio se
amiamo gli altri.
nº 1126
Omelia 6^ domenica
di Pasqua
(13.05.12)
Pe. Luiz Carlos de
Oliveira
Redentorista
Questo è il mio
comandamento
Amatevi gli uni gli
altri
Gesù, nell’ultima Cena,
insegna ai discepoli il comandamento della nuova alleanza portandoli al nucleo
della sua vita e della sua dottrina che è l’amore. L’amore è il centro perchè
Dio è amore. L’identificazione che Gesù fa di suo Padre è che Lui, tanto nella
relazione Trinitaria come nella sua manifestazione, è l’Amore. Nel manifestare
il suo amore al mondo, invia il frutto del suo eterno amore che è il Figlio
affinchè avessimo la vita per mezzo di Lui. Vita, allora, è l’amore. C’è una
scala nella conoscenza dell’amore: amore di amicizia (filia, in greco), amore
di totalità della persona (eros) e l’amore a Dio che si chiama agape.
Partecipiamo di questo amore nella sua origine Divina. La fonte è il Padre che
ama il Figlio e il Figlio che dona questo amore ai discepoli, donandogli lo
“Spirito che procede dal Padre e dal Figlio”. Per la Passione, Morte e
Risurezione Egli ci redime e questa redenzione si attua in noi attraverso lo
Spirito. L’amore di Cristo è totale, poichè dà la vita. Giovanni spiega che
amare è praticare il comandamento perchè il Figlio stesso ha praticato i
comandamenti ricevuti dal Padre e rimane nell’amore del Padre (10). Perchè l’amore
avvenga in noi è necessario rimanere in Cristo, come il ramo al tronco.
Partecipando dell’amore di Cristo entriamo nella conoscenza di Dio che genera
l’amicizia con Cristo che rivela chi è il Padre. Nella
relazione d’amore conosciamo il cuore del Padre: “Non vi chiamo più servi,
perchè il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici,
perchè tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi” (Gv. 15,15)
Come ama Dio
Dio è amore (1 Gv. 4,8) e
accoglie tutti. Non fa distinzione di persone e accetta chi Lo teme e pratica
la giustizia, a qualunque nazione appartenga (At 10, 34-35). Non solo accetta,
ma gli dona lo Spirito Santo (45). Dio ama quando si manifesta a noi: “Dio ha
mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perchè noi avessimo la vita per
mezzo di lui” .(1 Gv 4,9). In cosa consiste l’amore? “Non siamo stati noi ad
amare Dio, ma è Lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di
espiazione per i nostri peccati” (10).
L’amore è amare prima di essere amato. Staremo uniti a Dio se amiamo
anche l’altro. L’amore dei figli di Dio non si riduce a un sentimento, ma in un
impegno di vita. La caratteristica dell’amore che Gesù insegna è nel modo:
“come io vi ho amato” (Gv 15,12). Gesù ha amato donando la sua vita: “Io dò la
mia vita per le mie pecore” (Gv 10,15), poichè “nessuno ha maggiore amore di
colui che dà la vita per i suoi amici” (Gv 15,13). Dare la vita è porsi a
servizio: “Io sono tra voi come colui che serve” (Lc 22,27) e ama.
L’Incarnazione di Gesù avviene per lo
Spirito che è l’Amore (S. Alfonso)
La conoscenza per
amore
Gesù ha dato un comandamento
che riassume tutti gli altri dieci. L’amore ci fa conoscere Dio. Dice ai suoi”
tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi” (Gv 15,15). Possiamo
conoscere Dio attraverso la fede che ci unisce a Dio e ci insegna la verità.
Ma sappiamo anche che l’amore ci unisce
a Dio e ci dà la conoscenza del Padre. Per questo sappiamo che ci sono persone
umili e senza studi, ma che conoscono molto bene Dio per l’amore. Perciò Gesù
dice: “Se osserverete i miei comandamenti rimarrete nel mio amore, come io ho
osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore” (10). L’amore a
Dio è il primo catechismo che possiamo avere. In ogni Eucaristia possiamo
vivere la fede e l’amore per imparare ad amare Dio e gli i fratelli: “Io vi ho
scelti perchè andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga” (16). Il
frutto è l’amore che dà vita. Non amare è morire
Letture: At. 10,
25-26.34-35.44-48; S. 97; 1 Gv. 7-10
Vangelo di Giovanni
15, 9-17