Omelia 18^ Dom. T.O. - 31.7.2011
 
 
 

Noi non abbiamo la soluzione.
Gesù, abbondanza di Dio, è la soluzione.
Il sentimento di compassione riassume la vita di Gesù
ed è il movente della sua missione.

 

nº 1044
Omelia 18^ domenica T.O.
(31.07.11)
p. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

 

Era pieno di compassione

Alleanza eterna

Se volessimo conoscere il sentimento che muoveva Gesù in tutte le situazioni, potremmo dire che era la compassione. Gesù la sofferenza del popolo la sentiva nella pelle e nel cuore. Ed è ciò che preghiamo con il salmo 144: “Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature” (la traduzione dal brasiliano suona invece così: Misericordia e pietà è il Signore, Egli è amore, è pazienza, è compassione... la sua tenerezza abbraccia ogni creatura). I miracoli di Gesù non erano uno spettacolo per divertire il popolo affamato. Questa era la mentalità dell’impero romano: pane e circo. Questo è il vero oppio dei popoli. La compassione era l’espressione del suo cuore e il senso della sua missione. Il Padre ci ha donato Gesù con l’affetto di chi si compromette: “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il Figlio suo Unigenito affinchè chiunque crede in lui non muoia ma abbia la vita eterna” (Gv . 3, 16). Dio ha inviato suo Figlio per salvare ciò che era perduto, come riflettiamo nella parabola del padre misericordioso e del figlio prodigo, della pecorella smarrita o nella moltiplicazione dei pani. Il profeta Isaia annuncia un tempo nuovo nel quale Dio farà una alleanza eterna con il popolo, mantenendo le promesse fatte a David. Dio è fedele. Gesù viene come espressione di questa fedeltà, confermando l’alleanza eterna. Il suo sangue versato, come preghiamo nella consacrazione eucaristica, è il sangue della nuova alleanza. L’alleanza eterna và al di là di un semplice contratto, essa è firmata e garantita dal sangue del Figlio di Dio, Gesù.  Essa è l’espressione dell’abbondante gratuità di Dio. Essa è la redenzione abbondante. La moltiplicazione dei pani è l’espressione dell’abbondanza di Dio e dimostra anche la nostra piccolezza: abbiamo solo cinque pani e due pesci. Non abbiamo la soluzione. Gesù, abbondanza di Dio, è la soluzione. La moltiplicazione dei pani e il libro del Profeta Isaia sono  spiegati dal ritornello del salmo della liturgia di questa domenica:  “Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente”. Gesù essendosi “ripartito” (nel pane eucaristico) è redenzione.

 

Niente ci separerà dall’amore di Cristo

 Paolo nella lettera ai Romani riflette su quello che era la sua vita e ci garantisce del grande amore di Dio. Essendo stato toccato dall’amore di Dio, Lo annuncia con tutta la sua forza e ci garantisce che: niente ci separerà dall’amore di Dio per noi in Cristo. Come alleanza, questo amore è perpetuo, totale e incondizionato. Dio ci ama perchè è Amore. E l’amore è gratuità. Questa gratuità in Cristo è contrassegnata dalla compassione che dona la vita. Paolo ha questa certezza e, per essa, si pone totalmente al servizio del Vangelo. E, se è vincitore in tutto, è grazie a Colui che ci ha amato (Rm 8, 37). La missione fondamentale di Gesù è stata quella di manifestare l’amore di Dio. Gesù non si ritira davanti alle difficoltà. Paolo ha fatto lo stesso.

 

La vita moltiplicata

Gesù, per la sua Vita, Morte e Risurrezione, ha donato la risposta amorosa di Dio. Egli ha ripartito con noi il suo Corpo, la sua Vita e ci ha insegnato a condividerla affinchè ci sia la moltiplicazione e l’abbondanza gratuita dell’alleanza eterna. Toccati dall’amore dell’alleanza eterna, manifestata in Cristo, tutti siamo convocati a continuare la compassione di Cristo. Gesù inaugura il Regno come una vita nuova. Questa si regge sull’ammore compassionevole di Dio. Questo amore è la Vita di Dio in noi. Quanto più condividiamo con i fratelli, tanto più l’amore di Cristo sarà fecondo in noi. L’episodio della moltiplicazione dei pani, più che un miracolo è un modo di fare i miracoli che Gesù ha fatto. Se avessimo la sua compassione, faremmo miracoli. Gesù ha dato tutte le condizioni per un mondo migliore. Basta usarle!

 

Letture: Is 55,1-3; Sal 144; Rm 8,35.37-39;
Vangelo di Matteo: 14,13-21

 

 

 

 
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