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Battesimo di Gesù _ 8.1.2012


nº  1091
Omelia Battesimo del Signore
8.1.2012
Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

Gesù fu battezzato

1053. il Battesimo, inizio di una missione

La festa del battesimo del Signore nelle acque del Giordano, è una delle tappe della Manifestazione del Signore e apre il Tempo Liturgico Ordinario. E’ il tempo nel quale cerchiamo di vivere il Mistero di Cristo in tutta la sua totalità come un dono per ogni giorno. È il tempo presente di Dio di vivere quello che Cristo ha vissuto nel suo Mistero Pasquale. Il Battesimo di Gesù è la Manifestazione di Cristo ai giudei. La comunità cristiana proveniva dal giudaismo non si basava soltanto nelle parole, ma sui fatti della vita di Gesù di cui molti erano stati testimoni. La celebrazione del suo battesimo mostra il legame di Gesù con suo Padre. Il Padre gli dà lo Spirito, ungendolo per la missione che nasce nell’Antico Testamento, nelle acque del Fiume che si apre per far passare il popolo di Dio. Ora il fiume si apre nuovamente affinchè passi il Primo del nuovo popolo, il Figlio di Dio. Nel nostro Battesimo entriamo nelle stesse acque della salvezza per costruirci come popolo della Nuova Alleanza. Gesù inizia la sua vita pubblica segnato dallo Spirito che Lo  invade e lo unge affinchè compia la missione di realizzare la volontà del Padre. Essere posseduti dallo Spirito è per fare sempre il bene, curare tutti ed eliminare le forze del male. Pietro insegna che Egli è passato facendo il bene (At. 10,38). Il Suo Battesimo è un progetto per impiantare il Regno di Dio. Quando i cieli si aprirono, si rivela l’unione permanente di Gesù con il Padre, che gli dimostra il suo affetto: “Tu sei mio Figlio , l’amato, nel quale mi sono compiaciuto”. Gesù in tutto desidera fare sempre la volontà del Padre.

 

1054. Battesimo e identità cristiana

Il Battesimo di Gesù insegna a vivere come Egli è vissuto nell’ascolto del Padre che ama anche noi. Gesù è la manifestazione di questo amore di predilezione di Dio per ognuno di noi. Questo amore è la missione del fedele condotto dallo Spirito per fare il bene e annulare la forza del male. Nel Battesimo siamo adottati da Dio come suoi figli. Diciamo dei figli adottivi che sono figli del cuore. Egli continua ad amare ognuno che Lo sceglie e quei piccoli che Lui sceglie per ricevere il suo affetto di Padre. Questi nuovi figli prendono le qualità del Servo di Dio, che Gesù stesso ha vissuto: semplicità, umiltà e bontà nel tratto. Egli non esige,  accetta anche quello che, come una candela si sta spegnendo. Chi crede, rimane fedele nell’amore che il Padre offre trasformandolo in azione. Lodiamo Dio e ringraziamo coloro che ci hanno aperto il cammino della fede.

 

1055.  Il cristiano, altro Cristo

Nei nostri battesimi, dobbiamo domandare se le persone che portano i bambini per essere battezzati, si stanno realmente rendendo conto che è Gesù che battezza e che viene ed entra nella vita del loro figlio. Ciò di cui abbiamo più bisogno è vedere che siamo figli amati da Dio come lo è Gesù. Dio dice in quel momento: “Tu sei mio figlio amato, nel quale mi sono compiaciuto”. Essere figlio amato dal padre non è poca cosa. È necessario continuare a vedere Gesù nella sua vita e in quello che fa. Il cristiano lo sarà veramente solo se farà come ha fatto Cristo, amato dal Padre e fedele fino alla fine. La grande sfida del cristiano è rispecchiare in se l’immagine di Cristo in modo tale che chiunque lo veda, veda un volto di Cristo. Il battesimo non è un atto sociale, come alcuni credono, e  poi non accettano neppure di farlo insieme agli altri. Quando  il fratello nella fede è un’ostacolo, forse c’è qualcosa di sbagliato nella mia vita.

 Letture: Is 55,1-11; Is 12,2-6; 1 Gv 5,1-9 ;
Vangelo di Marco  1,7-11

 


 
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