nº 1086
Omelia
del Natale di Gesù Cristo
25.12.2012
Pe. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista
Oggi
è nato il Salvatore
E
il Verbo si fece carne
Nella
Celebrazione Natalizia al momento della professione di fede, la comunità è
invitata a chinare il capo in segno di adorazione alla proclamazione delle
parole: “ Si è incarnato per opera dello Spirito Santo nel seno della Vergine
Maria e si è fatto uomo”. Fa parte della nostra fede credere che un giorno, al
tempo dell’imperatore Cesare Augusto, durante un censimento; in un luogo ben
preciso, Betlemme, in una stalla, una donna, Maria, che aveva concepito di
Spirito Santo, diede alla luce un Bambino. Questo Bambino fu annunciato dai
profeti e dall’Angelo. Ma: Chi è il Bambino di Betlemme? I pastori ricevettero
l’annuncio: “Non abbiate paura, ecco che vi annuncio una grande gioia: Oggi
nella città di David, è nato per voi un salvatore, che è il Cristo Signore” (Lc
2,11). Dio è venuto tra noi e si è manifestato. Il Figlio di Dio è Gesù,
Uomo-Dio. E’ stato collocato in una mangiatoia, nell’umiltà, nella povertà e
nella semplicità. Egli è Colui che porta la pace. L’impero romano aveva
costruito l’altare della pace simboleggiando che il suo dominio sul mondo avrebbe
donato la pace, che sarebbe però stata bagnata dal sangue dei popoli distrutti.
Ma lì, a Betlemme, nasceva il Signore della pace che avrebbe bagnato il mondo
con il suo sangue sull’altare della croce, donando pace a questo mondo. Chi è
umile e semplice di cuore sa riconoscere la sua presenza. Per questo vanno i pastori. Dio nasce nell’altura di
ogni cuore aperto a Dio, al mondo e all’altro. Per questo gli Angeli cantarono:
“Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini e donne che egli
ama” (14). Egli si fece carne e ha partecipato totalmente della nostra umanità
affinchè noi potessimo partecipare della
Divinità. Viviamo la vita in Dio. In Betlemme, nella grotta dove si dice che
sia nato Gesù, c’è una stella d’argento nel luogo preciso dove è nato Gesù.
Sulla volta sta scritto: Qui il Verbo si è fatto carne. Qui, Dio è nato per
noi.
Vedemmo la sua Gloria
La
liturgia del Natale è tutta piena di luce. Così preghiamo: “O Dio, che hai
illuminato questa santissima notte con lo splendore di Cristo, vera luce del
mondo” (Colletta della notte). Noi crediamo che Dio si è manifestato nel nostro
mondo come vera luce. Dio ha parlato tramite Suo Figlio, come leggiamo nella
lettera agli Ebrei: “Dio che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e
in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, .... in questi giorni, ha
parlato a noi per mezzo del Figlio” (Eb 1, 1-2). Il Figlio è la rivelazione di
Dio invisibile. Egli è la
Parola viva del Padre. Per questo Giovanni dice: “E la Parola (Verbo-Logos) si
fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14). La presenza di Cristo
viene a instaurare la pace, poichè Egli è il Dio forte, il Padre dei tempi
futuri e il Principe della pace (Is 9,5). Egli è la manifestazione della bontà
di Dio (Tt 2, 2,11). Questa grazia di Dio si estende per tutta la vita di Gesù,
fino alla Risurrezione che corona la meravigliosa manifestazione dell’amore di
Dio
Contempliamo nel cuore
Siamo
chiamati alla contemplazione, come Maria: Maria conservava accuratamente tutti questi avvenimenti e li
meditava nel suo cuore (Lc 2,19). Portare nel cuore come orientamento della
vita, gli avvenimenti della nostra redenzione e trasformarli in culto, come
fecero i pastori che “tornarono glorificando Dio per tutto quello che avevano
visto e udito, secondo quanto aveva detto loro l’Angelo” (20). Chi conosce i
doni di Dio nella sua vita loda e ringrazia. Per questo abbiamo sempre
l’Eucaristia per lodare e ringraziare in Cristo (prefazio). Preghiamo:
“convocati a celebrare nella gioia la nascita del Redentore, fa' che
testimoniamo nella vita l'annunzio della salvezza, per giungere alla gloria del
cielo” (Orazione Dopo comunione)
Letture: Is. 9, 1-6; S 95; Tito 2, 11-14;
Vangelo di Luca
2, 1-14
Schema:
1.
A Natale professiamo la nostra fede nell’incarnazione e
nascita di Gesù. Gesù è stato annunciato dall’Angelo. Il Bambino è il
Salvatore, Cristo Signore. E’ nato nella semplicità. Egli porta la pace non
come la pace romana fatta di sangue. I semplici di cuore lo accolgono. Questi
sono gli amati da Dio. Per il suo Natale viviamo la vita di Dio. Gli unici ad
essere avvertiti furono i poveri pastori
2.
Gesù è la vera luce. Dio ha parlato per mezzo di suo
Figlio. Egli è la rivelazione. Ha abitato in mezzo a noi. Egli venne a
instaurare la pace. Ha manifestato la benignità di Dio. Questa grazia si
estende per tutta la vita di Gesù.-
3.
Siamo chiamati alla contemplazione come Maria che
conservava tutte queste coste meditandole nel cuore. Portare nel cuore come
orientamento per la vita e per trasformarla come i pastori che se ne tornarono lodando Dio. Celebrare il Natale è raggiungere l’eterno convito.