Home Pe. Luiz Carlos - Liturgia 2011_ Natale _Anno B Omelia 4^ Dom. Avvento - 18.12.2011
Omelia 4^ Dom. Avvento - 18.12.2011
 
 
 

La Verginità di Maria è anche la condizione del popolo di Dio che si apre per accogliere la sua presenza. L’Annuncio a Maria è la prima grande manifestazione dell’entrata di Dio nel mondo. In Maria è tutta l’umanità che riceve la divinità. L’accettazione di Maria apre una nuova epoca per l’umanità

 

 

nº 1084
Omelia 4^ Domenica Avvento
(18.12.11)
Pe. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

O cieli stillate rugiada

Il tempo delle promesse

Il  tempo d’Avvento è il tempo della speranza. Con gli occhi rivolti verso l’alto, come gli  antichi padri nella fede, noi acclamiamo quella benefica pioggia. Come il popolo di Dio chiese per secoli un salvatore, senza perdere mai la speranza. Sapeva che Dio avrebbe compiuto le sue promesse a suo tempo. Non aspettiamo un Salvatore, ma contiamo che le grazie di questa manifestazione continuino ad esercitare tutto il loro dinamismo di vita. Crediamo con facilità a tutto quello che ci insegnano sulla storia dell’umanità, senza obiezioni. Quando si proclama la nascita di un Dio tra noi, promesso, realizzato e comprovato, mettiamo tanti dubbi. Perchè? Perchè Egli ci impegna. Leggiamo in Samuele che David voleva costruire un tempio. Ma era Dio, invece, che gli avrebbe costruito una casa, una famiglia che sarebbe rimasta per sempre (2 Sam 7,16). Il salmo completa: “Stabilirò per sempre la tua discendenza, di generazione in generazione edificherò il tuo trono».(S. 88).  La realtà di David continua in Gesù. Nell’Annunciazione l’Angelo dice: “Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine” (Lc 1, 31-33). E’ per l’azione dello Spirito Santo  che questa discendenza rimane e si stabilisce nel seno di Maria, senza partecipazione di uomo. Egli è il Figlio di Dio. La verginità di Maria non è solo un aspetto spirituale personale, ma è la condizione di tutto il popolo di Dio che si apre alla sua azione affinchè si stabilisca in noi la sua presenza. La promessa è per tutti. Dio non esclude nessuno, nemmeno coloro che Lo hanno escluso. La verginità di Maria e la sterilità di Elisabetta manifestano l’azione di Dio che agisce per se.

 

Mistero manifestato

Mentre Giovanni pregava nel deserto, l’evangelista dice che il popolo stava in ansiosa attesa (Lc 3,15). Paolo la chiama la pienezza dei tempi ( Gal. 4,4). L’annuncio dell’Angelo a Maria è la prima grande manifestazione dell’entrata di Dio nel mondo, perchè per Dio niente è impossibile (Lc 1,37). In Maria, si incontra tutta l’umanità,  perchè il Figlio di Dio non solo si incarna in una persona concreta, Maria, ma nella sua incarnazione sta l’intera umanità che, in Maria accoglie la divinità. Giovanni evangelista proclama: “E il Verbo si fece carne, e venne ad abitare in mezzo a noi: E noi vedemmo la sua gloria” (Gv 1,14). La divinità non è più il Dio temibile, ma  un tenero bambino. “Vedemmo la sua Gloria”. Significa che, in quel bambino sta tutta la divinità. In Betlem, nella grotta della nascita di Gesù,  è scritto su una stella d’argento : “Qui il Verbo si è fatto carne”. Gesù non è una idea, è il Dio che si lascia toccare.

 

Ecco la serva del Signore!

L’accettazione di Maria apre una nuova epoca per l’umanità. E’ l’ultima. La prossima tappa è il regno definitivo che sarà consegnato a Dio dal Figlio (1 Cor 15,24). Maria domanda all’Angelo come avverà l’incarnazione. Il cuore umano desidera sempre comprendere le azioni di Dio. Maria accetta e risponde: “Ecco la serva del Signore, si faccia di me secondo la tua Parola” (Lc 1,36). Che avvenga quello che Dio vuole e come Dio lo vuole. La fede in Gesù si deve realizzare  in accordo con la volontà di Dio. Noi lo professiamo ad ogni Messa: “Credo in Gesù Cristo...e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.” (Credo). L’attitudine del cristiano al servizio è l’impegno della vita affinchè Dio continui la sua presenza nel mondo. Così entriamo a far parte della Storia della Salvezza. Diamo il nostro assenso, il nostro Amen, questo vuol dire Credo, e questo vuol dire: voglio essere fedele.

 

Letture:2 Sam.7,1-5.8b-12.14ª16;Salmo 88; Rom. 16,25-27
Vangelo di Luca:1,26-38

 

 

Poco Virtuale

 

La religione non è costituita da parole vuote o da buoni pensieri e preghiere. Essa è reale, non è virtuale. Sono fatti che spiegati con le parole, ci conducono a un incontro con Dio. Dio agisce in modo molto umano per renderci partecipi della sua divinità. Egli arriva sempre per primo: David voleva fare una casa a Dio ma fu Dio che fece una casa eterna per David. La  sua casa, che è la sua famiglia, sarebbe durata per sempre. Gesù è della sua discendenza e resta tale per sempre. Dio si è fatto persona come noi. Nel momento in cui Maria disse il suo si, finì l’attesa e  Dio si fece Emanuele, cioè Dio Con noi. Lei è la piena di grazia, cioè  ha tutto quello che Dio vuole dare per tutti. Lei, pur essendo grande, si fece piccola per servire Dio e tutti. L’Angelo del Signore portò l’Annuncio a Maria ed ella concepì per opera dello Spirito santo!

 

 

 

 
© Copyright 2024/2025 - EssereCristiani.com - Tutti i diritti riservati
Realizzazione CMS

Banner