Conversione

nº 1009
Articolo
Pe. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

 

Convertitevi

930. Le  Parole di Gesù

Gli evangelisti: Matteo, Marco e Luca, mettono il messaggio della conversione all’inizio della vita apostolica di Gesù. Matteo scrive: “Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: “Convertitevi, poiché è vicino il Regno dei cieli†(Mt 4,17). Marco, da parte sua, dice: “Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù venne in Galilea, predicando il vangelo di Dio, diceva: “il tempo è compiuto e il Regno di Dio è giunto: convertitevi e credete al vangelo†(Mc. 1, 14-15).  Luca non usa le stesse parole, ma evidenzia qualcosa di più profondo: “Gesù ritornò nella Galilea con la potenza dello Spirito. La sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti lo lodavano†(Lc. 4, 14-15).  In questo tempo di Quaresima, le parole della conversione risuonano in modo molto chiaro, sia nella liturgia, che nelle preghiere e nella spiritualità. Gesù inizia la sua vita apostolica come Giovanni Battista: “La parola di Dio fu rivolta a Giovanni, nel deserto. Egli allora percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di penitenza per il perdono dei peccati.â€(Lc. 3, 2-3). In questi testi troviamo le parole forti della nostra fede: Regno di Dio, Vangelo, remissione dei peccati. Per gli evangelisti queste sono le pietre fondamentali della vita e della missione di Gesù. Egli è venuto per cambiare. Dio ha preparato il cuore del popolo  per accogliere la novità del Vangelo. Dio si rende presente e per poter realmente prendere “possesso†del suo popolo, predica la conversione nel modo con cui Dio vuole vivere tra noi. Gesù è venuto come Dio Con noi – Emanuele -  Gesù non era soltanto un profeta in più o una novità nello scenario del popolo di Israele. La sua presenza è l’inizio del rinnovamento di tutte le cose (Ap. 21,5). Questo  rinnovamento è dato dall’accoglienza della Sua Persona che è il Vangelo vivo. La conversione incide sul cambiamento totale di mentalità. La parola conversione, in greco, ha proprio il significato di cambiare direzione. Questa chiamata è ancora viva tra noi, in questa Quaresima.

 

931. Conversione del cuore

 La conversione non è un mutamento esteriore, ma va nel profondo del nostro cuore, luogo dove si prendono le decisioni fondamentali della vita, dove si fanno le scelte di base e dove si mantiene l’affetto e l’amore , per tutto ciò che Gesù ci ha offerto con il vangelo. Abbiamo un problema: noi scegliamo una religione non Gesù Cristo e il suo vangelo. Ogni cambiamento deve essere mosso dallo stesso Spirito che muoveva Gesù, secondo il pensiero di Luca. E’ frequente vedere persone che stanno sempre in Chiesa, e non accolgono Gesù nella vita e il suo vangelo come cammino.  Egli ha detto: Io sono la via, la verità, la vita. (Gv. 14,6). Senza cambiamento di direzione del nostro affetto spirituale non possiamo chiamarci cristiani.

 

932. Conversione dei comportamenti

 Non bastano i sentimenti per dire di avere fede. È necessario che il sentimento e le nostre opere penetrino nella nostra vita e generino comportamenti rinnovati e di conversione a Gesù attraverso il suo Vangelo. Vediamo che certe religioni proliferano molto. Nel fondo però c’è l’inganno di una spiritualità senza compromesso. Ma Spiritualità non vuol dire gusto spirituale..Un comportamento frutto di conversione si trova sempre in accordo con il Vangelo. Non è lo spiritualismo la soluzione. Anzi corriamo il rischio di compromettere la nostra salvezza eterna. Dio non vuole una religione di facciata, ma del cuore e dei comportamenti coerenti. Che Dio ci aiuti a ritornare alla croce di Gesù e ci dia la forza di seguirlo (Mt. 16, 24). Conversione è la base della spiritualità.

 

 

 

 
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