Enciclica "Redemptoris Mater" n. 13 e n. 14 (parte)-Â Papa Giovanni Paolo II
Â
Â
A Dio che rivela è dovuta l'obbedienza della fede, per la quale l'uomo si abbandona a Dio tutto intero liberamente, come insegna il concilio (DV5). Questa descrizione della fede trovò una perfetta attuazione in Maria. Il momento decisivo fu l'annunciazione, e le stesse parole di Elisabetta: "Beata colei che ha creduto" si riferiscono in primo luogo proprio a questo momento. Nell'annunciazione, infatti, Maria si è abbandonata a Dio completamente, manifestando l'obbedienza della fede, a colui che le parlava mediante il suo messaggero e prestando il pieno ossequio dell'intelletto e della volontà . Ha risposto, dunque, con tutto il suo io umano, femminile, e in tale risposta di fede erano contenute una perfetta cooperazione con la grazia di Dio che previene e soccorre, e una perfetta disponibilità all'azione dello Spirito Santo, il quale "perfeziona continuamente la fede mediante i suoi doni" (DV 5). La parola del Dio vivo, annunciata a Maria dall'angelo, si riferiva a lei stessa: "Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce" (Lc 1,31). Accogliendo questo annuncio, Maria sarebbe diventata la madre del Signore, ed in lei si sarebbe compiuto il divino mistero dell'incarnazione: "Volle il Padre delle misericordie che l'accettazione della predestinata madre precedesse l'incarnazione" (LG 56). E Maria dà questo consenso, dopo aver udito tutte le parole del messaggero. Dice: "Eccomi sono la serva del Signore; avvenga di me quello che hai detto" (Lc 1,38). Questo fiat di Maria "avvenga di me", ha deciso dal lato umano il compimento del mistero divino. C'è una piena consonanza con le parole del Figlio, che secondo la lettera agli Ebrei, entrando nel mondo, dice al Padre: "Tu non hai voluto nè sacrificio nè offerta un corpo invece mi hai preparato... Ecco, io vengo, ... per fare, o Dio, la tua volontà " (Eb 1', 5-7). Il mistero dell'incarnazione si è compiuto quando Maria ha pronunciato il suo fiat: "Avvenga di me quello che hai detto", rendendo possibile, per quanto spettava a lei nel disegno divino, l'esaudimento del voto di suo Figlio. Maria ha pronunciato questo fiat mediante la fede. Mediante la fede si è abbandonata a Dio senza riserve ed "ha consacrato totalmente se stessa, quale ancella del Signore, alla persona e all'opera del Figlio suo" (LG 56). Pertanto, anche la fede di Maria può essere paragonata a quella di Abramo, chiamato dall'apostolo "il nostro padre nella fede" (Rm 4,12). Nell'economia salvifica della rivelazione divina la fede di Abramo costituisce l'inizio dell'antica alleanza; la fede di Maria nell'annunciazione dà inizio alla nuova alleanza.
Â
Â
Â