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Settimo Giorno

 

 

 

 

 

 

SETTIMO GIORNO

 

§ - Maria esente da concupiscenza e da qualsiasi peccato personale

 

Se la concupiscenza, come appetito sensitivo ribelle alla retta ragione, è una conseguenza del peccato originale, dobbiamo accettare la comune sentenza dei teologi, secondo i quali Maria ne restò immune (DS 1515).


E’ di fede che Maria, pur essendo radicalmente peccabile, come ogni altra creatura, tuttavia per un particolare privilegio di Dio, restò monda da ogni effettivo peccato, anche veniale. E’ un corollario di quanto è stato sottolineato intorno alla straordinaria santità della Vergine quale MADRE DI DIO: il peccato personale (grave o leggero che sia) contamina più di quello originale. “Maria per la grazia di Dio, è rimasta pura da ogni peccato personale durante tutta la sua esistenza” (Cat. 493).

 

Infine, se la perfezione morale di Maria deriva dalla sua dignità di Madre di Dio, e se Dio non può amare, onorare e arricchire nessuno come e quanto sua Madre, è innegabile che la santità di Maria è unica e ineguagliabile, talmente da trascendere quella di ogni altra creatura, umana ed angelica (Conc.Vat.II – LG 53; S.Th III, q.27 a.5; q7 a.10)

 

 
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