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I miei ricordi di due Papi Santi





Giovanni XXIII - La sera dell’inizio del Concilio 11.10.1962, avevo appena compiuto 8 anni, e mio padre quella sera  non era tornato a casa alla sua ora solita. Era tardissimo e ancora non tornava. Guardando la Tv pensammo che anche lui si fosse fermato in piazza san Pietro sotto la finestra di Papa Giovanni. Doveva prendere  il bus in piazza  Risorgimento e, vedendo una folla grande dirigersi verso San Pietro, si aggregò pure lui. Quando a tarda sera rientrò nessuno lo sgridò ma io correndogli incontro gli chiesi: “me l’hai portata?”- “cosa?” rispose lui. “La carezza del Papa!”. Lui si stupì che giĂ  lo sapevamo !

Giovanni XXIII quella sera affacciandosi alla finestra, nel famoso “discorso della luna” disse: “… Tornando a casa, troverete i bambini. Date una carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa …”.

Nella vita sono stata sempre accompagnata dall'intima gioia di essere stata uno di quei bambini di allora!

Ed ero  con tutta la mia famiglia, l’anno dopo, in piazza san Pietro, in quell’afoso pomeriggio di giugno in cui la salma del Papa buono venne esposta nella Basilica Vaticana. Non senza peripezie riuscimmo ad entrare. Ed ero sempre in piazza, il giorno della Beatificazione di  Papa Giovanni XXIII, il Papa del Concilio Vaticano II.



Giovanni Paolo II – Ho molti ricordi di Lui, ed anche alcune foto, ma quello che preferisco ricordare, è quando mi sono trovata, per caso, in piazza san Pietro il giorno della  Domenica delle Palme del 1984 che fu in un certo senso l’anteprima di tanti altri raduni giovanili. Anch’io ero giovane allora! Ho preso  la sua benedizione in una piazza San Pietro assolatissima e affollatissima. I miei occhi erano spesso rivolti anche a madre Teresa di Calcutta presente e molto bene in vista sull’altare del Papa. Riporto un brano dall'Omelia:

“giovinezza significa un particolare “bisogno” di un modello d’umanità: d’umanità completa, semplice e trasparente, d’umanità “esemplare”. Il “bisogno” di una tale umanità è particolarmente forte nei giovani, perché ad essi si impone di più l’interrogativo: come deve essere l’uomo? Quale uomo vale la pena di essere? Chi debbo essere io, per riempire di giusto contenuto quest’umanità che mi è data?” .

La foto ricorda la visita del Papa alla Parrocchia romana di Sant'Andrea Avellino sulla via Trionfale
 
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